IN LIGURIA SPEZIE E PIANTE OFFICINALI MADE IN ITALY A CHILOMETRO ZERO


Molti italiani non sanno che proprio nel nostro Paese si possono trovare circa trecento specie diverse di erbe aromatiche e officinali a chilometro zero. Zafferano, Curry, Lavanda, Basilico Cinese, Chiuana Lemon-banana, Origano di Creta. La Liguria è una fonte inesauribile di piante officinali e spezie interamente Made in Italy.

Si parte dal levante, dove a farla da padrone è l’oro rosso, lo zafferano, il primo curry interamente Made in Italy; si prosegue poi nella piana di Albenga dove al profumo del basilico si mischia l’aroma di rosmarino, di stevia, di lavanda e di origano, fino a giungere nell’estremo ponente dove sono più di duecentocinquanta le varietà di piante aromatiche, dalla Menta Cervina all’Artemisia Annua, dalla Camomilla Selvatica alla Santolina Oliva. Lo rende noto Coldiretti Liguria specificando su dati Eurispes che, a livello nazionale, sono 7,8 milioni gli italiani che scelgono di utilizzare piante o estratti per il mantenimento del benessere psicofisico, e molti di più ancora, quelli che ogni giorno utilizzano spezie per insaporire i propri piatti. Tuttavia il 75% di questi prodotti sono, al giorno d’oggi, ancora d’importazione. 


Un gran numero di queste piante hanno proprietà terapeutiche tali per cui il 62% degli italiani le utilizza per creare i cosiddetti rimedi della nonna, con i quali ci si difende dai malanni di stagione e da piccoli disturbi. Le foglie del prezzemolo ad esempio hanno azione diuretica e stimolano la digestione, il rosmarino aumenta l’appetito, la mentuccia è rinfrescante, la salvia è un ottimo digestivo e tranquillante, la maggiorana è antispasmodica. Inoltre la cosiddetta Pianta dell’Immortalità, se assunta in tisana, rinforza il sistema immunitario mentre l’Artemisia Annua è una pianta che si sta studiando da diversi anni per l’aiuto che potrebbe dare alle cure antitumorali.
“Per comprendere a fondo l’importanza dei prodotti derivati dalle piante officinali nel panorama economico italiano, si deve considerare – afferma il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri – che circa il 50 % degli integratori alimentari in commercio sono a base vegetale, con gli infusi che generano un valore al dettaglio di 130 milioni di euro con un aumento del 7,9%. Questo incremento è riconducibile al desiderio da parte del consumatore di utilizzare prodotti di origine naturale per il benessere del proprio corpo. E cosa c’è di meglio se questi prodotti possono provenire dal nostro territorio?”.


“Anche nella nostra Regione sono sempre di più le aziende che coltivano piante officinali – afferma il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – ed è per questo che consideriamo un passo importante l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, della storica riforma della Legge 6 gennaio 1931, che disciplina coltivazione, raccolta e commercio delle piante officinali. Tuttavia, siamo convinti che sarà necessario un successivo intervento per rendere obbligatoria l’etichettatura di origine dei prodotti officinali, in coerenza con la direzione presa nel settore agro-alimentare, al fine di garantire al consumatore la massima trasparenza”.

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